Derek Breen

Questo è Derek Breen, l’amico, il genio, l’istrione, l’artista, il formatore, il giullare, l’uomo, l’ambasciatore, il maestro. Per quanto tutti noi fossimo consapevoli dell’eccezionalità della sua natura e della sua dedizione, nulla può darne la misura quanto la lettera aperta che ha appena pubblicato e che maldestramente traduco, con il suo consenso, perchè raggiunga le tante persone in Italia che sono state riscaldate dalla sua passione e folgorate dalla sua energia.

— LETTERA APERTA DI DEREK BREEN DEL 19 GENNAIO 2018 —

Il viaggio di insegnamento/apprendimento sta volgendo al termine

Dopo essermi posto il problema per anni, sono giunto alla conclusione che non ci sia un “modo appropriato”, nè un “momento opportuno”, per dire agli altri che hai un cancro al cervello, e quando i sintomi peggiorano e il tempo si accorcia può solo diventare più difficile. Anzichè scegliere di sottopormi ad interventi pericolosi e/o a trattamenti potenzialmente devastanti, nell’inverno del 2014 ho scelto la vita (ho scelto di “convivere con il tumore” anzichè “cercare di liberarmene”) e da quando mi fu detto che avevo solo pochi mesi di vita ho avuto quasi 4 anni incredibilmente produttivi e felici. Il brutto è che dallo scorso anno tutto è diventato via via più difficile e mi sto preparando ad entrare nella fase terminale.

Da agnostico trascendentale non sono abituato ad utilizzare questa parola, ma non conosco un’alternativa valida… considero davvero una benedizione l’aver vissuto questo meraviglioso viaggio in compagnia di tante meravigliose persone. Non mi pento di aver nascosto le mie condizioni ad amici, familiari, colleghi e studenti tanto a lungo, soprattutto finchè i sintomi erano intermittenti e gli effetti collaterali delle medicine erano gestibili. Ma conoscere le mie condizioni può ora aiutare a capire perchè dallo scorso inverno il lavoro, i viaggi e gli impegni pubblici siano diventati difficili da rispettare e i programmi siano stati annullati, spesso all’ultimo momento, provocando delusioni e inconvenienti, soprattutto quando gli eventi erano pianificati all’estero.

E’ impossibile descrivcere efficacemente l’enormità di aver pubblicato 3 libri che sono già stati tradotti in 7 lingue… I libri mi hanno portato a lavorare con insegnanti e studenti in 13 nazioni su 4 continenti da quando, nell’agosto del 2015, ho avuto il primo passaporto. Da San Francisco a Vladivostok, da Saint Petersburg, in Russia, a Cape Town, in Sud Africa, molti momenti di questi 18 mesi sono documentati su Youtube (se voleste spendere un pò di tempo virtuale con me). In questo mese avrei dovuto visitare la Cina per la prima volta; benchè non possa farlo fisicamente, sono davvero grato che la traduzione cinese del mio primo libro sia appena comparsa in libreria. La cosa migliore della scrittura e dell’insegnamento (e del web) è la possibilità di condividere lezioni che superano i confini. Benchè nulla di tutto questo mi abbia reso materialmente ricco, ora mi sento al di sopra della mia realtiva povertà, elevato dalla miriade di lezioni che ho appreso e dalle profonde amicizie che ho trovato all’estero.

Condividendo i trucchi di Scratch a Mosca, ottobre 2016.

Voglio dedicare uno speciale ringraziamento allo Scratch development team, perchè la maggior parte del mio lavoro degli ultimi 4 anni è stata guidata/arricchita da questa piattaforma di creative computing in continua evoluzione. La cosa più sorprendente è quanti dei miei più cari amici, da vicino e da lontano, siano entrati in contatto con me attraverso la Scratch/MIT/Harvard community. Quindi grazie, Grazie, GRAZIE!

Amsterdam, agosto 2015 [provate a trovarmi…]

Non dimenticherò mai la tempesta di emozioni positive scatenata dalla vista del mio libro in una particolare libreria. Benché sia stato straordinario trovare miei libri nelle librerie di città straniere, questa a poche miglia dalla casa in cui sono nato mi ha segnato per decenni. Molto tempo prima, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera del 1984, era al MIT Coop Bookstore che un 13-enne me stesso …

L’ultimo nerd a sinistra

…un 13-enne NERD me stesso vide il suo primo Macintosh, afferrò un mouse per la prima volta, lo trascinò sul ripiano dell’espositore e vide apparire i pixel sul piccolo schermo da 9 pollici…  Così vedere il mio libro che parla ai bambini delle cose fighe che si possono fare con i pixel (e con i vettori, con i suoni e con il coding) esposto in bella mostra per mesi, sapendo che era il libro che stavo cercando quando ero io quel ragazzino… Non ci sono parole.

Voglio che tutti sappiano che raramente ho avuto una vita migliore, a dispetto della malattia. Sono circondato e ben accudito da familiari e amici nell’assolata Sedona, in Arizona. Ho praticamente terminato il nuovo romanzo, “A Harmoner’s Tale” (un racconto utopistico ambientato in una scuola progressista per adolescenti “irrequieti”) e sono anche coinvolto nella produzione dell’audio-libro (alcuni capitoli sono già disponibili per essere ascoltati/scaricati da Buzzsprout). Non avendo optato per chemio/radioterapia/chirurgia mi sento molto più in forma dei tipici pazienti oncologici ai quali siamo portati a pensare. La mia condizione comporta perloppiù mal di testa, problemi cognitivi, emotivi e motori, e occasionali convulsioni. Non avrei mai sperato di riuscire a realizzare ciò che ho fatto in questi ultimi anni (credo che sia più di quanto ho fatto nei precedenti 44 anni); ho un fiume di ricordi quasi illimitato nei quali crogiolarmi e non temo il mistero che sta al di là di questo ribelle percorso di vita.

La morte è il nostro matrimonio con l’eternità…

La colomba della visione vola verso di voi con le ali del desiderio.

Odi Mistiche 833, Rumi

Terminerò condividendo alcuni dei miei momenti preferiti di insegnamento/apprendimento degli ultimi anni, sperando che mi ricordiate pieno di азарт, pronunciato /uh-zart/, la mia parola russa preferita, che significa emozione, passione, fervore, calore… Una parola tanto importante per gli insegnanti, per gli studenti, per tutti noi.

Amsterdam, agosto 2015, evangelizzando per la collaborazione creativa tra le nazioni nella chiesa preferita da Rembrandt, Zuiderkerk [costruita dieci anni prima che i padri pellegrini si sistemassero in America!]. Ho un aspetto grigiastro perchè sono all’inizio del mio giro del mondo… ho ancora bisogno di essere rischiarato dagli studenti!

Esplorando la creatività digitale con adolescenti sudafricani durante la prima edizione di Africa Code Week, a Cape Town, ottobre 2015 — il video preferito di tutta la mia carriera di insegnante [malgrado i piccoli problemi di sincronizzazione audio]!

Irlanda, dicembre 2015, complottando con gli Young Social Innovator irlandesi ed esibendo la mia esclusiva felpa del Digital Youth Council [ricordate, a3apt /uh-zart/ in russo significa passione+calore+fervore+emozione]; mi concessero l’onore di indossare la loro felpa rossa col cappuccio durante la seconda parte del mio tour per il mio evidente a3apt nei confronti della loro organizzazione, ma durante la mia successiva visita in Irlanda un’insegnante della Computers In Education Society la rivendicò, probabilmente perché sono irlandese solo per metà… o forse perché lei la indossava ancora più elegantemente di me.

Italia, 2016. Ho superato la perdita della mia felpa irlandese mettendo le mani su questa brillante t-shirt da EU Code Week Ambassador [grazie al mio fratello italiano sullo sfondo, Alessandro Bogliolo], che mi ha accompagnato attraverso molte più nazioni/lezioni di quanto avesse fatto la felpa, benchè io sia italiano solo per 1/4…

Russia, 2016

Italia, agosto 2016

Ancora a3apt! in una scuola di campagna in Russia, novembre 2016

Amsterdam, Museo di Anna Frank, special Scratch workshop, dicembre 2016

Spagna, dicembre 2016

Dalle esclusive lezioni di animazione digitale al Media center di Parigi, dicembre 2016…

…alle lezioni di arte e lingua per i rifugiati sui marciapiedi di Parigi, febbraio 2017

Marzo 2017, rientrato in USA, mentre firmo autografi poche ore prima di essere scortato (sbattuto?) fuori da SXSW dalla sicurezza dopo la mia (im?)modesta presentazione, la mia ultima apparizione pubblica/performance/lezione. Austin, Texas.

Auguro a tutti voi азарт mentre mi preparo con cura al mio matrimonio con l’eternità (benchè per ora condivida il letto con un dolce gattino)…

D-

p.s. Se volete essere nella lista degli invitati (o in quella dei performer!) per il living wake mezzo irlandese e pieno zeppo di musica che stiamo cercando di organizzare per i prossimi mesi nella più bella zona di Boston, mandate un messaggio con oggetto “Living Wake” (a cui io parteciperò virtualmente se non di persona) a breenworks@gmail.com.

— FINE DELLA LETTERA —

16 commenti su “Derek Breen

  • Derek, you are the best for me!
    Il tuo modo di fare, sempre e semplicemente ci ha indicato a sorridere in ogni momento, “…perché quando insegniamo siamo prima di tutto dei formatori di vita e la vita va presa sempre con un sorriso” lo dicesti tu!

  • Tanta азарт anche a te caro amico Derek! E come ho già avuto modo di dirti, tu sei con me ogni volta che sorrido alla vita perché questo mi ha insegnato a fare!
    Grazie

  • Derek,
    ti accompagni la consapevolezza di essere per noi un esempio di vulcanica ed inossidabile forza vitale.
    Sei il Maestro che vorremmo per i nostri ragazzi.

  • Caro Derek non ho avuto il piacere di conoscerti personalmente ma ho apprezzato la tua vulcanica e geniale personalità in tante tue apparizioni in you tube, sul gruppo social, CODING in your classroom…, e altri. Ora che hai condiviso con tutti noi, in particolare con il tuo amico fraterno Alessandro, questa cattiva esperienza di vita che sta devastando la tua mente ma non potrà mai intaccare il tuo cuore e la tua anima, io, con la mia esperienza, apprezzo la tua scelta, la tua a3apt, passione che trasmetti con il tuo stile di vita e ti ammiro. Sono avvolta dalle lacrime….Derek, il tuo vivere è un esempio per il resto dell’umanità, per noi insegnanti passionali è uno stimolo a continuare nonostante tutto.
    Grazie, grazie Derek!!!
    Spero tu non soffra troppo e che tu possa sposare l’eternità serenamente!
    See you soon!!! Angela.

  • Carissimo Derek, non ci siamo mai personalmente incontrati, ma lo stesso ti ho conosciuto grazie ad Alessandro ed è come se fossimo sempre stati insieme e insieme continueremo questo stupendo cammino che è la vita!
    La parola che ami citare “азарт” in russo vuol dire anche “eccitazione” e ben sappiamo che ogni sistema evolve proprio per “eccitazione” e “inibizione” dei suoi componenti. Ebbene, tu hai saputo indirizzare l’educazione del mondo intero all’unisono verso la gioia!! Te ne sono infinitamente grato, ti abbraccio!!!

  • una lezione di vita, da una persona meravigliosa
    ti vogliamo bene, anche se “a distanza” hai aperto un mondo, per noi e per i nostri ragazzi

    grazie

  • Dear Derek
    I can imagine how hard has been to take such a decision. No one can stay in your shoes, you deserve all my appreciation and admiration for your clear and rational analysis of the situation and I thank you very much for the energy you are able to spread out also in this sad occasion. I hope your life will be still happy till the last days when all the world will be spiritually with you. Much Love

  • Grazie davvero per il tuo meraviglioso insegnamento ed esempio di vita, è raro incontrare persone come te, fortunato chi ti ha potuto conoscere personalmente, ma unico anche per tutti noi che abbiamo conosciuto solo una parte di ciò che posso solo immaginare essere la tua immensa forza e meravigliosa persona! Grazie
    Silvia

  • Carissimo Derek anche nella tua lettera ci arriva la tua passione, il tuo amore………..
    Sei un grande ………….

    Un abbraccio ………………

    GRAZIE GRAZIE GRAZIE

  • In questo momento sono pervasa da sentimenti talmente contrastanti che tutto ciò che scrivo mi sembra riduttivo. Riesco solo a dirti Grazie per l’energia, la gioia che hai saputo trasmettere anche stando dietro uno schermo…
    Ciao Grande Uomo.

  • Grazie Derek … è stato un piacere, un arricchimento, un’emozione, un “азарт” nell’aver incontrato una persona speciale quale sei tu! Un abbraccio!

  • La vita è un gran dono che tu sei riuscito a vivere al massimo,riuscendo a trasmettere a tutti i ragazzi e docenti che hai incontrato nel mondo, la passione per la ricerca e scoperta Delle potenzialità del mondo virtuale… grazie Derek

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