La buona scuola che ci capita in sorte

Ieri a Padova si parlava di ambienti educativi. Gli interventi prima del mio hanno mostrato esempi straordinari di scuole all’avanguardia in cui i ragazzi si sentono a casa e dirigenti scolastici e insegnanti fanno progetti innovativi, si aggiudicano finanziamenti e vincono premi perchè questo avvenga.

INDIRE ha anche mostrato risultati di studi scientifici che dimostrano che effetto l’ambiente di apprendimento produce sui ragazzi e sull’apprendimento stesso. Relatori preparatissimi, motivati ed efficaci.

Si parlava di tecnologia, di arredamento, di spazio, ma nella sostanza tutto dimostrava ancora una volta chel’unica cosa che conta davvero è la motivazione di insegnanti e dirigenti scolastici, tanto meglio se abbinata alla capacità progettuale utile ad intercettare finanziamenti per migliorare anche l’ambiente.

Perchè purtroppo è così, anche dove c’è consenso sull’utilità di strumenti o metodi didattici, le effettive possibilità di adozione sono il premio alla capacità progettuale di un singolo istituto, piuttosto che un diritto degli alunni.

I nostri figli, i nostri alunni o studenti, sono a scuola adesso e in ogni parte d’Italia. Guardo con sincera commozione ogni scuola accogliente e ogni progetto coinvolgente perchè non riesco a non pensare per contrasto alle tante situazioni di squallore edilizio, di fatiscenza, di insicurezza, di scomodità e di abbandono che permangono. Qui la statistica non conta nulla. Perchè per quei bambini che vivono situazioni di degrado e subiscono la demotivazione dei loro insegnanti, quella è la scuola. Non ce ne sono e non ce ne saranno altre.Ogni bambino vive la scuola in un anno e in un luogo preciso, che sono quelli che gli sono toccati in sorte, e se ne frega di come la scuola italiana statisticamente evolva. Non avrà nessuna possibilità di beneficiare di quel cambiamento se non avverrà adesso e in ogni classe.

Per questo vi sono davvero tanto riconoscente, perchè quello che state facendo con il coding lo state facendo adesso e dovunque siate, qualunque sia l’ambiente di apprendimento che vi è toccato in sorte e senza attendere bandi, finanziamenti o gratificazioni, se non quelle che vi arrivano dalla riconoscenza dei vostri alunni.

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12 commenti su “La buona scuola che ci capita in sorte

  • Mi sono arricchita di tanto !!! Ho conosciuto, anche se virtualmente, colleghi meravigliosi che, come me, desiderano imparare ancora per migliorare la propria professionalità, per trasmettere al meglio contenuti, per condividere idee con spirito innovativo… Al Prof. Alessandro Bogliolo, che con il suo entusiasmo ha reso possibile tutto ciò, vanno i miei infiniti ringraziamenti!

  • Che dire, prof congratulazioni per l’immenso lavoro che ha messo a nostra disposizione, per la tenacia, per l’indiscutibile competenza, per l’empatia profusa attraverso un mondo virtuale, che solo pochi eletti riescono a impiegarla e continuerei a scrivere ancora…,ma non voglio annoiarla, voglio solo dirle grazie sempre.

  • Felice ancora una volta di partecipare a questa avventura. Prof. Alessandro, sei una fonte inesauribile di idee, un vulcano in eruzione, un ciclone benefico che è riuscito a raccogliere attorno a sè tanti docenti, magari già motivati, ma isolati. Ora siamo una comunità. Grazie.

  • Complimenti per l’intervento di ieri a Pd, mi ha fatto sentire “a casa”, peccato solo di non essere riusciti a giocare un po’ e interagire come abbiamo fatto durante le lezioni online!
    W il coding!
    Claudia

  • Immagine stupenda che rappresenta anche lo stato d’animo dei corsisti del MOOC: sereno e tranquillo anche se dirette e compiti non mancavano.

    • Condividoba pieno l’esigenza! Più che per gli alunni certe iniziative sembrano rivolte agli insegnanti! I corsi di aggiornamento, le relazioni da stendere, la capacità di ottenere fondi…tutto insomma sembra essere volta a premiare “tutti” tranne gli allievi, i quali spesso si ritrovano a diversi munire del materiale primo per la conoscenza: un ambiente sicuro e accogliente! Spero di riuscire a portare qualche contributo,ma soprattutto di imparare la motivazione giusta per coinvolgere i miei prossimi alunni!

      Rachele

    • E’ un’immagine che avevo preparato per voi con altre intenzioni. Mi ero fatto fare una sequenza di foto durante una passeggiata in montagna per proporvi di costruirci sopra una storiella con Scratch. Poi tra le tante cose non ce n’è stata occasione, ma magari ci sarà quest’anno.

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