Mandare un messaggio ad una creatura extra-terrestre non è fantascienza, ma una sfida digitale assoluta!
I codici sono convenzioni condivise tra chi vuole comunicare. Ogni sistema di comunicazione si basa sul presupposto che il mittente e il destinatario conoscano le regole di codifica e di decodifica e rispettino dei protocolli, procedure rigorose che stabiliscono come debba essere utilizzato uno specifico canale di comunicazione.
Ma cosa succederebbe se dovessimo mandare un messaggio a una creatura extra terrestre (E.T.) di cui non sappiamo nulla? E’ questa la sfida che INAF lancia alle scuole, chiedendo loro di concepire un messaggio auto-esplicativo, mettendo a loro disposizione (grazie alla collaborazione di ASI e AMSAT Italia) la tecnologia per lanciarlo nello spazio (il grande radiotelescopio del Centro spaziale dell’Asi, a Matera) e offrendo loro la possibilità di scegliere verso quale stella puntarlo, tra quelle con esopianeti abitabili.
Il concorso
Si tratta di una sfida digitale assoluta, che ci permette di comprendere i fondamenti della teoria dell’informazione, della comunicazione e della codifica digitale.
I dettagli del concorso, che si chiuderà il 24 aprile 2022, sono disponibili alla pagina “C’è posta per E.T.” di EDU INAF. Il concorso, inizialmente rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, sarà esteso anche alle scuole primarie, che potranno confrontarsi per produrre un proprio messaggio da lanciare insieme al migliore di quelli proposti dalle scuole secondarie.
C’è un precedente illustre, il messaggio di Arecibo del 1974, che può essere di ispirazione.
Il webinar per le scuole
Il 20 gennaio 2022, alle ore 10:00, Maura Sandri, di INAF, e Alessandro Bogliolo, dell’Università di Urbino, illustreranno in un webinar le tante sfaccettature di questo intrigante esperimento, le modalità di partecipazione al concorso, l’esempio di Arecibo e le risorse di coding a disposizione dei partecipanti.
Il webinar è organizzato in orario scolastico per permettere agli insegnanti di seguirlo in diretta insieme alle classi. La registrazione completa resterà disponibile per la fruizione on demand.
Grazie per la “struggente” iniziativa.
come si fa ad accedere?
Ci sono tutti i link nell’articolo