CodyFeet porta CodyRoby nella scuola dell’infanzia.
Da tempo i tanti insegnanti che stanno sperimentando con successo l’applicazione di tecniche di coding unplugged nella scuola dell’infanzia lamentavano l’assenza di strumenti e metodi concepiti per l’infanzia, trovandosi costretti ad adattare attività concepite per l’età scolare. CodyFeet intende rispondere a questa esigenza offrendo due caratteristiche fondamentali: la semplicità, che rende il metodo autoesplicativo e offre modalità di gioco intuitive, e il rigore, che garantisce il rispetto dei principi base del coding e la coerenza con le attività di coding unplugged (CodyRoby in primis) e di programmazione visuale a blocchi (Code.org, Scratch, …) che i bambini incontreranno in età scolare.
CodyFeet prevede che il bimbo-robot si muova su un percorso composto da tessere che rappresentano le istruzioni necessarie a percorrerlo. In questo modo rende più immediata l’associazione tra istruzione e azione.
CodyFeet è frutto dell’intuizione e della sperimentazione di Annalisa Albano, del lavoro di revisione critica e adattamento svolto durante la Summer School 2018 da un gruppo di 90 insegnanti, e dell’adeguamento stilistico e concettuale a CodyRoby.
Sulla pagina ufficiale di CodyFeet si trovano: i materiali, distribuiti come opere culturali libere, la descrizione del metodo e delle modalità di gioco, le video-registrazioni delle sessioni di brain storming che si sono svolte a Urbino.
Di seguito il webinar di presentazione del 2 ottobre 2018, alle ore 17:00.
Lo trovo utilissimo per i bimbi dell’infanzia, sviluppa la logica favorendo il movimento. Grazie per i preziosi consigli
Mitico!!!!ci ha aperto un mondo…
Presto lo proporrò anch’io come compito autentico preparato dai bambini della classe terza per i bambini di classe prima. Grazie prof. e grazie Annalisa per questa fantastica idea.
Molto valido anche nel primo biennio di scuola primaria. Giocando si va a stabilizzare la lateralità per quei bimbi che hanno ritmi più lenti nell’acquisizione di dx e sn! senza dire che colgono l’algoritmo! fantastico!