CCG: il gioco ideato dagli insegnanti

Si chiama Competence CodyGame (CCG) il gioco ideato da 90 insegnanti durante la Summer School di CodeMOOC che si è svolta a Urbino dal 21 al 25 agosto. Nella serata conclusiva due squadre di bambini lo hanno giocato per la prima volta nel cortile del Collegio Raffaello, confrontandosi per un’ora tra strategie di gioco, abilità, conoscenze e coding. Il terreno di gioco era speciale: una scacchiera di insegnanti pronti a lanciare sfide di competenze alle squadre che capitavano sulle loro caselle. Di Giovanna Landi l’idea da cui è scaturito il gioco, di Chiara Farolfi l’idea della scacchiera umana.

ccg-risorsa

Ora le regole del gioco, sviluppate con la supervisione di Alessandro Bogliolo, Fabio Viola, Gianfelice Boncristiano e Sergio Vastarella, sono a disposizione di chiunque voglia usarlo e adattarlo alle proprie esigenze didattiche.

ccg17    cof

 ccg20 ccg10 ccg21 ccg19

ccg24 ccg23 ccg18 ccg11 ccg12

ccg14 ccg15 ccg16 ccg9 ccg4 

 

3 commenti su “CCG: il gioco ideato dagli insegnanti

  • Caro Alessandro,
    sei riuscito a presentare in maniera davvero impeccabile e chiara il gioco che gli studenti della Summer School Live CodeMOOC2 hanno saputo sviluppare con il tuo aiuto e anche con i suggerimenti degli altri esperti coinvolti come docenti, tra cui ho avuto la fortuna e il piacere di essere presente.
    Il lavoro, cui ho assistito in diretta, è stato davvero intenso e ha saputo portare alla realizzazione di un ottimo gioco (o meglio di un’ottima attività di coding unplugged) che così com’é rappresenterà certamente per ogni studente un bellissimo compito di realtà, un’attività che può essere implementata dall’uso della didattica Flipped e che può essere ulteriormente sviluppata da ogni docente con la propria classe in molte e differenti varianti.
    Usando la piattaforma di gioco creata, gli allievi di ogni classe divisi in due gruppi potranno sviluppare, come vero e proprio compito autentico di realtà e sotto la regia del proprio insegnante, le domande e le attività per sfidare l’altra formazione in campo: questo atto creativo, che richiede agli studenti di mettere in gioco molte delle proprie conoscenze e abilità per creare quesiti e prove capaci di mettere in difficoltà l’avversario, richiede lo studio, il confronto e la concertazione tra i pari. Tutte queste attività, sostenute dall’entusiasmo dei più giovani verso “il fare” e “il giocare”, potranno certamente condurre ogni allievo alla maturazione delle proprie e personali competenze in maniera sempre più solida e consapevole.

    • Grazie Sergio! E’ stato un vero piacere condividere quest’esperienza ed è stato un privilegio poter ricevere in tempo reale suggerimenti e spunti da te, da Fabio e da Gianfelice. Il gruppo ha fatto la differenza e sono entusiasta del risultato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *